Ecco il mio resoconto sul Convegno ‘Elezioni e Internet: convergenze parallele?’ .
L’ARRIVO
Arrivo a Vicolo Valdina, una piccolissima traversa di Via Campo Marzio che costeggia la Camera dei Deputati.
Entro, comunico chi sono, passo al metaldetector me e la mia borsa, lascio un documento per ricevere un pass,
accedo al chiostro (questa costruzione assomiglia molto ad un convento).
Mi dicono da subito che non posso fare fotografie [ma Marco Montemagno stava in posa con un fotogtafo, lui ha il permesso mi viene detto]. Il chiostro è un piccolo incanto: una fontana centrale e 3 bellissimi alberi molto vecchi, retti da bastoni, come memorie che cercano di ricordare a chi passa di lì SAGGEZZA, LUNGIMIRANZA, MORALITA’.
Scatto una foto “rubata” al chiostro.
Sto per entrare e all’entrata della sala mi dicono che gli opuscoli cartacei che distribuiscono sono solo per i giornalisti (tanto lo studio della ricerca si potrà vedere online a partire da sabato mattina).
Entro: la Sala del Cenacolo è molto bella (nel chiostro c’era l’indicazione anche per un’altra sala: Sala dell’Eucarestia).
Mi siedo abbastanza avanti, in un posto a sinistra ed esterno centrale, per vedere e sentire meglio. Dietro di me l’affresco dell’ultima cena, a forma semicircolare. Davanti un altro affresco semicircolare: forse Gesù con la Maddalena; il soffitto a volte.
L’ATTESA
Percepisco un’atmosfera leccata, superficiale, mondana, forse perchè il convegno deve ancora iniziare.
Marco Montemagno sembra un politico più di un politico vero (e forse lo è, chissà): elargisce grandi sorrisi a tutti, ride anche da solo, grandi strette di mano, continui saluti, come fosse il protagonista dell’evento, assomiglia molto ad una Valeria Marini in giacca e cravatta, una primadonna insomma. Sembra conoscere tutti e saluti tutti con grande trasporto.
Mentre aspettiamo (sono già le 15.40), Luca De Biase di Nova (Solo 24 ore) sta facendo un’intervista.
Mi chiedo chissà perchè sono stata invitata.
Floris mi sembra molto simpatico e tranquillo.
Alle 15.40 metà posti della sala sono ancora liberi.
Percepisco netta quella sensazione per cui tu non puoi fare cose che invece “altri” o “pochi” hanno diritto di fare, come se ci sono persone che hanno più diritti di altri.
Sono le 15.50: ancora non inizia. Montemagno (e non Floris) ci comunica che aspettiamo altri 5 minuti perchè ci sono persone che devono ancora arrivare [e chissenefrega?] incluso l’on.Gentiloni, presidente della commissione vigilanza Rai e resp. comunicazioni La Margherita. [Penso: Forse la sua macchina blu avrà bucato, poverino.]
Floris si sta preparando: legge e scrive fogli.
Carlo Erminero, presidente di Ce&Co che ha condotto la ricerca, guarda continuamente il suo pc e mi chiedo: che starà facendo?
Ritorna Valeria Marini che chiede a Floris se è il caso di cominciare [sono le 15.53!], poi beve acqua, molta acqua.
15.56: inizia.
IL CONVEGNO
Introduzione di Floris che spiega come si studiano tutti i modi per raggiungere potenziale elettori, e quanto è importante raggiungere anche un elettore in più. Spiega come in questo momento le notizie che si sentono in televisione o che si leggono sui blog non siano mai sullo stesso piano, sembra che non abbiano la stessa credibilità.
Cominciano a parlare, uno per volta, gli inviatati.
MARCO MONTEMAGNO:
(amministratore delegato Blogosfere)
Ci illustra la realtà americana che dice essere il metro di misura della comprensione della comunicazione sul web e si chiede: Internet può far vincere le elezioni 2006?
Fa una piccola presentazione della rete introducendo esempi come Wikipedia, Tecnorati, Google, Skype.
Palra di Murdoch che ultimamente ha investito 2 miliardi di dollari per lanciare myspace ed entrare quindi pesantemente nel businness della rete. Ci spiega che Internet, dopo la bolla degli anni 90, è entrato in una fase matura.
Internet e politica: ci dice come l’americano Joy Trippy ha fatto una campagna politica escusivamente sul web, raccogliendo grandi quantità di fondi, anche se poi non ha vinto. Dopo il novembre 2004, ormai in America Internet e politica sono integrati tra loro.
In Italia: c’è un uso della rete dal basso [“mantra ricorrente tra gli addetti ai lavori” ci spiega: saremmo noi per intenderci]: esempio di Scalfarotto (anche se ha perso). [io avrei aggiunto l’esempio recente di Rita Borsellino, poi eletta alle primarie, ma per tutto il convegno questo esempio non verrà mai riferito].
La percezione di Internet da parte della classe politica è che la rete non è raggiunta da tutti come accade invece per le trasmissioni tipo Ballarò, Porta a Porta, etc.
Parla del blog di Beppe Grillo, come esempio guida per l’Italia [sembra che solo Beppe Grillo sia in grado di usare la rete: e tutti noi??], di Meetup mezzo per incontrarsi fuori il web.
E continua sulla credibilità delle notizie in rete. Montemagno parla in modo molto chiaro, semplice, senza l’ultilizzo di termini troppo tecnici o in inglese, buon oratore sicuramente.
CARLO ERMINERO:
(presidente CE&CO)
Ci illustra che la ricerca, sviluppata dalla sua società, è stata effettuata sugli utenti della rete (quindi escluse persone con poca scolarità, anziani) che votano regolarmente: 12 milioni di elettori, 1/3 del totale [chi è stato interpellato di voi? Io no.].
Risultati: le persone modificano la loro opinione politica anche in base a piccole notizie o eventi.
Chi ha opinioni politiche più o meno cristallizate può modificarle, ma senza allontanarsi troppo dalla propria idea base.
[fanno una battuta sul PC = partito comunista che in questo periodo fa molta paura, dicono]
Le nuovi comunicazioni politiche, via web, via sms, videoweb, etc sono dagli elettori attese e gradite.
Per l’elettorato di sinistra: più importanti giornali e radio; per l’elettorato di destra: più importanti tv e Internet.
L’interattività della comunicazione è apprezzata: videoblog, community, sms, ma si richiede chiarezza ed onestà.
[16.34: arriva finalmente l’on.Gentiloni, ritardo a Fiumicino]
Nei risultati si riscontra un’omegeneità sociodemografica, mentre c’è differenza tra uomini e donne: gli uomini chiedono più interattività e scambio di opinioni, le donne più chiarezza, onestà, semplicità.
Ogni partito politico ha come target le seguenti 3 casistiche di elettori: FEDELI, PENTITI, INCERTI. Ci viene spiegato che tutta la campagna politica si basa sul convincere l’elettorato incerto: la campagna politica non ha effetto sui convinti ma sugli incerti. [ecco quindi a cosa serve Internet per i politici]
Darà più ascolto ad Internet+SMS il 45% della destra e il 37% della sinistra.
La mancanza di personalizzazione nel ricevere notizie è vissuta male.
Quindi per le prossime elezioni 2006 Internet sì.
ANTONIO PALMIERI:
(resp. comunicazione Forza Italia)
Comincia definendo Internet “il viagra della politica” [si scusa con le donne], sia perchè la pillola “mi dicono” è azzurra [riferimento al suo partito] sia perchè può dare la sveglia ai cittadini ed avvicinarli alla politica.
Spiega che Forza Italia è un partito da Internet ma si chiede: è perchè deve recuperare che ha bisogno del Viagra? [Semplice], per superare la mediazione ostile dei Media contro Forza Italia ed arrivare perciò a comunicare direttamente col cittadino spiegando la verità.
Si può così coniare un nuovo slogan: Forza Internet [ohgesù]
Porta poi l’esempio del successo del concorso dei manifesti elettorali taroccati della scorsa elezione: i 3 vincitori vinsero una cena ad Arcore con Berlusconi, cosa che tutti desidererebbero fare.
[ora io chiederei pubblicamente a questi 3 di uscire allo scoperto perchè vorrei sapere se non si sono vergognati ad accettare questo invito unicamente strumentale, e quindi di essersi fatti usati a fini di lucro politico della destra]
[Non ce la faccio a scrivere tutte le cazzate che sento, scusatemi, cerco di continuare]
Legge un sms che gli arriva e dice che da 30′ l’operazione verità con la “cartolina del buon governo” del giorno è ora online sul sito di Forza Italia: tutti i giorni per far sapere la verità sulle cose fatte dal governo verrà pubblicata una cartolina che si potrà stampare, inviare, e diffondere il più possibile, come insegna il viral marketing.
Dice anche:
“Quando tornerete a casa e vedrete il sito di Forza Italia come tutte le sere, salutate i vostri cari da parte nostra”
[citazione ecclesiale]
Altro slogan: “Col proporzionale ogni voto vale”
PAOLO GENTILONI:
(pres. commissione vigilanza RAI e resp. comunicazione La Margherita)
I giornali sono la ricchezza del nostro sistema. Il mondo anglo-americano fa scuola [de che??] [ancora con quesya America per tutto il convegno].
La campagna elettorale diventa campagna permanente partecipata (da leader a listner)
[mi viene in mente il sito di Bertinotti con i port-it virtuali che si possono lasciare sul sito, e penso che Bertinotti si è completamente americanizzato]
Quindi Internet è il luogo di campagna permanente.
LUCA DE BIASE:
(NOVA, supplemento de IL Sole 24 ore)
Il mondo dei blog non sposterà l’elettorato
Poi c’è stato lo spazio per alcune domande, le cui risposte non sono degne di nota.
Riporto la mia di domanda, a cui ha risposto A.Palmieri:
d.: “Perchè non usare Internet per sapere cosa vuole il cittadino invece come campagna di viral marketing?”
r.: “E perchè non fare tutte e 2?”
Naturalmente non c’era spazio per controbattere.
[su www.ce-co.it i risultati della ricerca “Le nuove forme di comunicazione e partecipazione politica online”]