Quasi ogni giorno il mio blog francescav mi riserva nuove sorprese, nuovi incontri, e mi dà la possibilità di conquistare nuove terre di conoscenza. In Pasqua 2007 ho avuto la fortuna di conoscere la confettura di pesca tardiva di Leonforte. Leonforte è un comune della provincia di Enna, sì ancora la splendida Sicilia protagonista. Terra di principi e di prodotti unici. Posso scrivervi di tutto questo grazie alla gentilezza e simpatia di Giovanni Trovati, che dall’inizio del 2000 ha preso in gestione l’azienda paterna, per portare di nuovo alla ribalta i frutti di questi posti. In primis la pesca tardiva. Perchè tardiva? Ve lo faccio spiegare direttamente dalle parole di Giovanni.
” Le nostre pesche sono tecnicamente delle giallone. Maturano a fine estate. A volte a Novembre ancora si mangiano (senza frigo!). Sono note per la laboriosa pratica dell’insacchettamento. Una per una, a giugno, quando ancora sono piccole come noci, vengono protette con un sacchetto di carta. Questa costosa operazione protegge i frutti dagli insetti (e quindi non usiamo prodotti chimici) e dagli agenti atmosferici. Ma quello che le rende straordinarie non è il sacchetto, bensì il profumo ed il sapore. ”
E vi posso garantire che è così, anzi di più, visto che Giovanni mi ha fatto recapitare per gli auguri pasquali un vasetto di confettura da assaggiare. All’apertura del vasetto, sono stata catturata subito da questo profumo intenso, persistente, fresco, quasi non fossero pesche cotte in marmellata. Il colore è quello originale della pesca, aranciato, e la consistenza della marmellata è fluida. Già cos’ si ha la percezione che è un prodotto naturale. Quando poi finalmente si assaggia, tutti questi profumi e intuizioni si rivelano insieme nell’assaporare un gusto genuino.
Il contenuto della frutta rispetto agli zuccheri è di 55 su 100, una buona percetuale. Da brava consumatrice di marmellate quale sono, vado sempre alla ricerca di quelle sia più naturali possibili (e questa lo è al 100%!) ma anche di quelle che contengano meno zucchero possibile. Allora ho chiesto a Giovanni se fosse possibile diminuire ancora lo zucchero. Ecco la sua risposta:
“Per lo zucchero non sei la sola a chiedermi di ridurlo. Ci sono però due aspetti da considerare:
1. aspetto tecnico: dovrei farla cucinare di più però a questo punto rischierei di caramellizzare lo zucchero. Allora dovrei comprare delle attrezzature che mi evitino questo problema. Al momento l’investimento è al vaglio.
2. la ricetta utilizzata al momento, come è scritto in etichetta, è quella originale dei contadini di Leonforte (per la precisione di mia zia 🙂 ). Per questo motivo ho delle remore a cambiare e “allinearmi a quello che mi chiedono i consumatori”. L’idea è di proporre dei prodotti autentici così come sono. Comunque ancora non ho scartato la tua proposta, anzi ti ringrazio molto dell’osservazione che sicuramente terrò in considerazione.”
Siccome la sua confettura mi è piaciuta, Giovanni mi ha proposto di preparare una ricetta con questo ingrediente. E sono stata proprio contenta della sua proposta: già mentre me la gustavo la sera dopo cena pensavo come poterla usare per qualche dolce. Questo finesettimana mi dedicherò a cucinare. Per questo motivo l’altro giorno Giovanni è passato da me in ufficio a portarmi un altro vasetto, visto che il primo è quasi finito 😛
Quindi a breve un dolcetto con la confettura di pesche tardive di Leonforte…saprete aspettare? 😉
Citazioni (Trackback)
Plumcake con marmellata di pesche | FrancescaVElenco degli articoli che citano questo:
lunedì, 27 Luglio 2009 alle 13:19 .
[…] Ma la prima assonanza, quella istintiva, rimane la colazione. Per questo ho voluto provare la marmellata di pesca tardiva di Leonforte in un dolcetto per la colazione, leggero, gustoso, e appunto con la marmellata Per la ricetta ho […]