La pasta e patate è una ricetta che ho imparato da piccola da mia madre e poi ho perfezionato nel tempo. Mia madre ci metteva anche dei cubetti di pancetta o del prosciutto crudo, la mia è la versione eterea (senza insaccati) ma non per questo meno saporita. Dopo ho ritrovato questo piatto anche nella bioterapia nutrizionale , con cui mi sono curata per alcuni anni: loro lo usano principalmente per combattere l’insonnia. L’unica difficoltà di questo modo di preparare la pasta è indovinare la giusta quantità d’acqua (non troppa, non troppo poca) da aggiungere alle patate; nel dubbio, meglio metterne meno e aggiungerla a poco a poco. Poi con l’esperienza riuscirete ad aggiungere esattamente la quantità necessaria, in relazione anche al tipo di pasta che userete (non è detto che dobbiate usare per forza gli spaghetti spezzati) e a quanta acqua assorbe. Anche per questa ricetta ho usato il kamut.
Ingredienti: 100 grammi di spaghetti di kamut bianco, 100 grammi di patate, olio extravergine di oliva, uno spicchio d’aglio, 4 cucchiai di parmigiano reggiano, due manciate di prezzemolo tritato, un peperoncino rosso secco, sale e pepe q.b.
Pelate le patate e fatela a cubetti piccolissimi. Mettete l’olio in una padella d’acciaio di media grandezza insieme allo spicchio d’aglio schiacciato. Lasciate scaldare la padella a fuoco bassissimo fino a quando l’aglio non sarà bello dorato. A questo punto toglietelo e versate i cubetti di patate nell’olio. Mescolate con un cucchiaio di legno per staccare le patate che tenderanno ad attaccarsi al fondo della padella. Lasciate cuocere le patate per una decina di minuti fino a quando non saranno un po’ sfatte. A questo punto alzate il fuoco e versate nella padella acqua bollente fino a coprire le patate per un centimetro circa e lasciate cuocere ancora dieci minuti. Spezzate gli spaghetti, versateli direttamente nella padella con le patate e mescolate bene. Se l’acqua si asciuga troppo aggiungetene un pochino, se è troppa alzate il fuoco per farla asciugare più velocemente. Le patate devono disfarsi e diventare cremose; la pasta ci metterà un po’ a cuocere, assaggiate per sincerarvi della cottura e aggiustate di sale. Un minuto prima che la pasta sia cotta aggiungete il prezzemolo tritato e tutto il parmigiano. Servite subito spolverando con un po’ di peperoncino a pezzetti e pepe macinato di fresco.
Note:
Cuocere la pasta direttamente nel sugo è una pratica molto diffusa nel sud italia. Adesso molti chiamano questo modo di cucinare la pasta “risottare”, ma non amano questo termine e neanche il metodo. Molti preferiscono dare comunque una sbollentata alla pasta fin quasi alla fine della cottura e poi mantecarla con il sugo in padella per qualche minuto. Per quanto mi riguarda a me piacciono tutti i modi di cucinare, ortodossi, non ortodossi, inventati, puristi e folli. Ogni modo di cucinare un alimento gli dà proprietà diverse sia per quanto riguarda il sapore che per quanto riguarda la digestione. Per esempio, se si vuole condire la pasta con il pesce non può essere risottata ma solo mantecata, perchè il pesce ha bisogno di una cottura brevissima, mentre risottando per un po’ le patate si ottiene una crema densa che lega benissimo con la pasta.
Io uso la pasta di kamut perchè tiene meglio la cottura, ma è possibile usare qualsiasi tipo di pasta di buona qualità.
A proposito di patate, se vi interessa leggete questo articolo sulle patate ogm. Disinformazione.it spesso usa dei toni terroristici, ma tra una cosa e l’altra si trovano delle cose interessanti da conoscere.
Questo piatto (senza l’aggiunta del parmigiano) è molto adatto ad un pasto serale, perchè essendo composto principalmente da carboidrati concilia il sonno. Dico senza aggiunta di parmigiano perche’ i formaggi, soprattutto quelli stagionati, sono assolutamente controindicati se si vuole fare un bel sonno tranquillo. Attenzione quindi anche al famigerato formaggino nella pappa serale dei bimbi se volete riposare serenamente!
[testi e foto di IZN ]