Ci sono sempre. In questo periodo sto cucinando e (soprattutto) mangiando tanto, faccio la maglia, mi dedico all’inglese per queste ultime settimane che mi rimangono (non voglio tornare!) e cerco di districarmi tra le mie nuove mille idee che mi balenano per la testa. Detto ciò, oggi vi parlerò del bacon canadese, il peameal bacon (leggi ‘pimil bacon‘). Eh sì, perchè in Canada, oltre ad avere una differente festa del Thanksgiving rispetto agli U.S.A., hanno anche il bacon diverso, e molto più sano e più buono di quello dei cugini americani. Cominciamo con una piccola digressione: che cos’è il bacon?
Tradizionalmente con la parola bacon si indicata la pancetta (cioè la parte della pancia del suino) che viene cotta al vapore e poi affumicata. Ora, con questa definizione è usuale denominare il bacon americano, che è a forma di strisce fini di color rosso, con abbondante grasso laterale. Il bacon canadese, invece, non è affumicato, e viene ricavato da una parte diversa del suino, il lombo, cioè il quarto posteriore del suino. E’ tagliato spesso circa 1 cm., è totalmente privo di grasso, e viene rifinito all’esterno con farina di mais. Quando si acquistano infatti le fettine di peameal bacon, il contorno esteriore è farinoso e di color giallo. Il bacon canadese ha un caratteristico color rosa chiaro, ed ho ottimo da cuocere in padella con olio o burro, o alla griglia. Qualsiasi tipo di verdura o tubero rappresenta un perfetto contorno. In questo periodo canadese lo sto mangiando spesso, perchè il suo sapore delicato e magro mi piace tanto. E lo compro esclusivamente al Saint LaWrence Market. L’ho provato accompagnato da funghi trifolati, e anche con patate al forno. Si cucina velocemente, e in più costa pochissimo!
Tags: bacon, bacon canadese, canada, peameal bacon, toronto
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Muffin salati al bacon e alle cipolle | FrancescaVElenco degli articoli che citano questo:
giovedì, 17 Settembre 2009 alle 09:23 .
[…] da tempo che volevo presentarvi questi mini muffin salati al bacon e cipolle. Li preparai la primavera passata come aperitivo, da spiluccare in attesa che Carlo […]