Rientrata in Europa già da una decina di giorni, ho avuto il bisogno di ambientarmi di nuovo alle temperature, al fuso orario, all’ora legale arrivata subito dopo essermi riabituata all’ora di qui, al cibo. Mi sentivo a casa e nello stesso tempo spaesata. Sarà che in India si vive tutto molto intensamente e io mi faccio coinvolgere sempre molto. Alla ricerca di nuovi sapori, dimenticati o non ancora provati, mi sono decisa a comprare il coniglio.
Da piccola lo mangiavo spesso: erano i conigli di mio zio con cui giocavo quando erano cuccioli, e che poi finivano regolarmente nel mio piatto. Inutile fare troppa poesia: la campagna, quella vera (e non quella che va tanto di moda oggi) è fatta di queste e altre cose (tipo la puzza, sì perchè in campagna di odori non proprio di lavanda ce ne sono a bizzeffe).
Ma torniamo al coniglio. Mi sono fatta tentare da Bulgari dal mio macellaio che aveva in bella mostra le cosce di coniglio. L’idea non originale ma di sicuro successo è stata quella di fare il coniglio alla cacciatora, stavolta però cotto nella cocotte (rossa fiammante), di ghisa pesantissima.
Ingredienti per 4: 4 cosce di coniglio (oppure 4 pezzi grandi di coniglio), aceto bianco q.b., mezzo bicchiere di vino bianco secco, una carota, una costa di sedano, 2 spicchi d’aglio, un peperoncino (facoltativo), 200 gr. circa di passata di pomodoro rustica (non liscia), una grossa manciata di olive nere denocciolate (o da denocciolare), una manciata di capperi, olio extravergine d’oliva, sale.
Ho messo le cosce di coniglio a bagno in una insalatiera ricoperte d’acqua e un po’ di aceto per circa un’ora (aiuta a togliere il sapore di selvatico del coniglio, se pensate possa averlo). Ho tritato finemente carota e sedano, puliti precedentemente. Ho messo nella cocotte con gli spicchi d’aglio spellati e tagliati a metà e 3-4 cucchiai d’olio (se volete va aggiunto qui il peperoncino sbiricolato). Ho coperto e lasciato soffriggere a fuoco bassisssimo per un po’ meno di 10 minuti, partendo dalla cocotte fredda.
Ho sminuzzato le olive e i capperi e messo da parte. Ho scolato per bene le cosce di coniglio e messe nella cocotte a far dorare da tutte e due le parti per circa 5 minuti. A questo punto ho sfumato con il vino al quale ho aggiunto precedentemente un pochino d’aceto. Ho fatto evaporare l’alcool, ed ho versato la passata di pomodoro e il trito di olive e capperi. Ho salato e coperto. Il fuoco va tenuto sempre al minimo visto che stiamo cuocendo con la cocotte in ghisa che conduce molto bene il calore.
Ho fatto cuocere per circa 40 minuti coperto. Controllando di tanto in tanto se ci fosse bisogno di aggiungere un po’ d’acqua se il sugo si fosse troppo asciugato.
Togliere dal fuoco e togliete subito il coperchio alla cocotte, altrimenti la cottura continua seccando irrimediabilmente la carne. Questo sempre perchè la ghisa conduce molto bene il calore accumulato sul fuoco. Servire subito il coniglio alla cacciatora con abbondante pane e accompagnandolo ad esempio con un’insalata rinfrescante di finocchi e sedano al limone.
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Pollo alla cacciatora | FrancescaVElenco degli articoli che citano questo:
lunedì, 22 Ottobre 2012 alle 14:07 .
[…] un po’ come il coniglio alla cacciatora: carne bianca circondata da un sughetto irresistibile. Per me il modo di cottura ‘alla […]