Non parlo volentieri dell’alimentazione, in quanto è una scienza e io non sono qualificata per farlo. Alla luce però di tanti approfondimenti e prove fatte mi premeva fare insieme a voi qualche riflessione. Non troverete risposte, ma i miei dubbi e le mie confusioni.
Ieri ho interrotto una dieta iperproteica assegnatami dal medico per dimagrire, dopo appena poco più di due giorni. Non per fame, ma per malessere generale.
Non per fame perchè mangiare proteine 4 volte al giorno mi aveva già tolto la voglia di avvicinarmi al cibo, lasciandomi fin dal primo giorno un gusto amaro e metallico in bocca. L’ho combattuto bevendo tanto tè verde, che mi ha permesso di resistere 3 giorni, e la mancanza di sali minerali e vitamine la integravo la mattina con delle pillole.
Mi chiedo, in maniera molto ingenua, come sia possibile che i medici possano prescrivere un regime alimentare totalmente sbilanciato, che fa seguire anche alle donne in gravidanza mi ha detto. Senza parlare poi delle terminologie che affiancano queste prescrizioni: “fase d’attacco”, “eliminare tutti gli zuccheri”, “azzerare tutto”.
Cosa devo attaccare, il mio corpo? Io voglio amarlo di più il mio corpo, non distruggerlo. E perchè devo azzerare i cicli del mio organismo, con il rischio altissimo di fare più danni di prima? Eliminare tutti gli zuccheri vuol dire non poter mangiare un frutto, le verdure come le carote o un piatto di lenticchie. Che male fanno le carote?
Sono sgomenta, se questa è la strada su cui sta viaggiando l’alimentazione e la nutrizione moderne, io scendo subito.
Questa mia piccola esperienza negativa si è portata con sè anche una situazione di disagio per tutto quello che leggo sul cibo. Per me, che cerco di essere attenta ogni giorno e approfondisco la materia, sono cominciate a ronzarmi in testa mille idee confuse.
Diminuisci le proteine animali, le proteine animali fanno venire il cancro, elimina le proteine animali, se mangi tante proteine dimagrisci subito, meglio i cereali integrali, elimina pane e pasta, mangia salato a colazione, non bere il latte, il latte fa bene, i formaggi è meglio evitarli, mangia i formaggi tradizionali, il pesce fa bene, meglio il pesce pescato, no meglio il pesce d’allevamento chè non sai mai il pesce dove venga pescato, controlla sempre le etichette, non comprare cibo industriale, acquista solo dai produttori locali, compra i pasti proteici per dimagrire, mangia bioligico senza pesticidi e ogm, stai attento ai cibi biologici che non tutti fanno bene, scopri se la carne che acquisti è piena di ormoni, le uova meglio mangiarle la mattina, le uova fanno colesterolo cattivo, le uova fanno colesterolo buono, bevi tanto, non bere durante i pasti, bevi durante i pasti, non bere tanto, fai tanto movimento, basta camminare la domenica, se fai le faccende di casa e giochi con i figli è sufficiente, usa un solo cucchiaio di olio al giorno a crudo, condisci come vuoi, usa tante spezie, non usare troppo spezie se hai l’intestino delicato, mangia tanta verdura, meglio la verdura cotta, meglio quella cruda, la verdura non è a volontà, mangia tanta verdura a volontà, cucina in modo semplice, modifica le ricette tradizionali, usa le ricette tradizionali, non usare le ricette tradizionali.
Ora, se dopo tutto il bombardamento a cui siamo esposti ogni singolo giorno della nostra vita, ci sentiamo spaesati, confusi, incerti e intimoriti anche davanti ad un semplice piatto di pasta al pomodoro, vuol dire che tutto questo circo che ci gira intorno è sbagliato. E per il nostro bene non possiamo continuare a subire le sue forti pressioni.
E’ a questo punto che l’unico rifugio possibile per me è tornare all’alimentazione della mia infanzia: pasta al pomodoro, fettina in padella, stracchino alla sera, per poi eventualmente ripartire. E chissenefrega di tutto il resto.
Tags: alimentazione sbilanciata, dieta iperproteica, riflessioni sull'alimentazione
Citazioni (Trackback)
Pollo alla cacciatora | FrancescaVElenco degli articoli che citano questo:
lunedì, 22 Ottobre 2012 alle 10:45 .
[…] le riflessioni sull’alimentazione avevo voglia di tornare alle ricette della mia storia familiare. Ecco che ho sentito […]