Già da qualche anno girava in rete questa torta brasiliana, la cui particolarità è quella di avere all’interno le arance tutte intere, buccia compresa. Questo è stato l’inverno in cui mi sono decisa a provarla. L’ho preparata prima in versione ‘classica’ e poi oggi in versione vegana, per cambiare un po’.
Ho seguito la ricetta infallibile della torta brasiliana vegana di Sara, a cui ho apportato piccole modifiche di gusto personale. Sostanzialmente ho aggiunto farina di avena alla farina semi-integrale (T80) e a quello di cocco e ho usato lo zucchero di cocco diminuendone la quantità. E’ la prima torta vegana che faccio che mi è veramente piaciuta: risulta umidissima all’interno, rimane morbida ed è molto profumata, grazie alle arance. Anche il mio bimbo ha gradito 🙂
Ah, io non l’ho bagnata con lo sciroppo uscita dal forno, se volete farlo seguite le indicazioni di Sara.
Ingredienti per uno stampo a cerniera da 24 cm.:
160 gr. di farina semi-integrale di grano
60 gr. di farina di avena
60 gr. di cocco grattugiato
2 arance piccole
80 gr. di zucchero di cocco
100 gr di olio di vinacciolo (o di riso)
200 ml di latte di cocco
50 gr di latte d’avena (o altro latte vegetale)
2 cucchiaini di cremor tartaro (lievito per dolci)
1 pizzico di sale
Tutti gli ingredienti usati sono biologici e/o biodinamici.
Preriscaldare il forno ventilato con la base statico a 180°.
Lavare bene le arance e tagliarle in quattro con tutta la buccia. Tagliarle ancora a metà e metterle in un mixer con il latte d’avena e frullarle fino a ridurle in purea.
In una ciotola mischiare le tre farine con il sale, il lievito e lo zucchero.
Versare nella ciotola l’olio, il latte di cocco e la purea di arance e mischiare bene fino a quando le farine avranno assorbito bene tutti i liquidi.
Rivestite la teglia con carta forno precedentemente bagnata e strizzata, oliarla bene e versare dentro il composto della torta.
Cuocere in forno per circa 45 minuti.
Sfornare e aspettare che la torta si freddi prima di sformarla.
Note.
E’ essenziale che almeno le arance siano biologiche visto che se ne utilizza anche la pelle.
Lo zucchero di cocco, al contrario del latte di cocco, è inodore, quindi non aggiunge profumo al composto, ma ha un indice glicemico più basso dello zucchero di barbabietola, per questo mi interessa usarlo. Poi ho notato che dona più sapore dolce dell’altro zucchero, a parità di quantità.
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